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Il lipedema è una patologia che, purtroppo, spesso non viene diagnosticata correttamente causando gravi ripercussioni sulla qualità della vita di chi ne è affetto.

Quando la diagnosi è tardiva, i sintomi possono peggiorare notevolmente, provocando oltre al dolore fisico, un impatto psicologico importante.

Questo ritardo è, in gran parte, dovuto alla scarsa conoscenza della malattia e alla sua confusione con altre condizioni come l’obesità o il linfedema. Per i pazienti può essere davvero frustrante non trovare risposte tempestive.

La difficoltà nel riconoscere il lipedema porta le persone a sentirsi isolate e spesso incomprese, quando in realtà una diagnosi precoce potrebbe fare la differenza.

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Che cos’è il lipedema?

Il lipedema è una malattia cronica che si manifesta con l’accumulo anomalo di grasso sottocutaneo, principalmente sulle gambe e sui fianchi, e in alcuni casi sulle braccia.

Questo accumulo di grasso è simmetrico, cioè colpisce entrambi i lati del corpo in modo uguale, e non risponde alle classiche diete o esercizio fisico.

Per questo motivo, molte persone che soffrono di lipedema si vedono etichettate come obese, quando in realtà si tratta di una patologia completamente diversa.

Una delle caratteristiche distintive del lipedema è il dolore, spontaneo o al tatto.

Anche un leggero sfioramento della pelle può risultare molto fastidioso, oltre alla sensazione di pesantezza agli arti.

Questo disturbo colpisce principalmente le donne e, proprio per la sua diffusione tra il sesso femminile, viene spesso sottovalutato o trattato come un problema estetico, anziché come una vera e propria patologia.

Sintomi e difficoltà nel riconoscerli

Un’altra caratteristica del lipedema è la sproporzione tra il tronco e gli arti.

Una lieve sproporzione è uno dei primi sintomi che compare durante l’adolescenza. In questa fase la maggior parte delle donne non riporta disturbi o dolore, per cui questo sintomo non viene preso in considerazione, ma viene vissuto come un problema estetico.

Le adolescenti entrano in un vortice di tentativi di perdere peso che dureranno per anni e che porteranno a peggiorare la situazione.

La difficoltà nel perdere peso e l’aumentare della sproporzione porta spesso a disturbi del comportamento alimentare, come la bulimia o l’anoressia. Uno studio condotto da “Lipedema UK” riporta che il 45% delle 250 donne affette da lipedema e che hanno partecipato allo studio hanno disturbi del comportamento alimentare, come overeating, undereating, binge-eating, anoressia, bulimia.

Questo crea un peggioramento delle condizioni generali, della qualità della vita e la comparsa del dolore.

Seguire rigorosi regimi alimentari e programmi di attività fisica, senza però vedere risultati evidenti nella riduzione del grasso localizzato nelle zone colpite, inevitabilmente, porta a una profonda frustrazione, poiché ci si sente come se tutti gli sforzi per migliorare il proprio stato di salute siano vani.

Non è possibile affermare inequivocabilmente che il lipedema sia responsabile dell’aumento del peso corporeo o dell’obesità. Stigmatizzare, etichettare, minimizzare la sofferenza delle pazienti colpisce la salute mentale, rende difficile implementare gli approcci terapeutici e aumenta la percezione del dolore.

Se credi di poter avere il lipedema, ti consigliamo vivamente di rivolgerti a uno specialista che conosca bene questa patologia. Una diagnosi tempestiva può fare una grande differenza nella gestione dei sintomi e nella tua qualità della vita.

Diagnosi del lipedema: esami e criteri

La diagnosi del lipedema richiede una valutazione clinica approfondita.

Solitamente, il medico inizia con un’anamnesi dettagliata, cercando di capire la storia clinica della paziente e l’evoluzione dei sintomi.

L’esame obiettivo si concentra sull’osservazione delle caratteristiche tipiche del lipedema, la palpazione, l’esame ecografico dei tessuti sottocutanei e molto altro.

Una diagnosi accurata è fondamentale per stabilire il percorso terapeutico più adatto e prevenire l’aggravarsi dei sintomi.

E’ importante rivolgersi a professionisti specializzati che conoscano la patologia e che siano in grado di effettuare una diagnosi differenziale.

L’approccio terapeutico è multidisciplinare, sono diverse le figure professionali che ruotano attorno alla paziente.

Conseguenze del ritardo nella diagnosi

Purtroppo, il ritardo nella diagnosi del lipedema è ancora molto comune, e le conseguenze possono essere gravi.

Quando la malattia non viene riconosciuta in tempo, i sintomi tendono a peggiorare: il dolore aumenta, la mobilità diminuisce e il rischio di sviluppare altre complicazioni, come problematiche del sistema venoso e linfatico, cresce.

Questo non ha solo un impatto fisico, ma anche psicologico.

Molte persone affette da lipedema provano un forte senso di frustrazione, isolamento e, in alcuni casi, depressione.

La sensazione di non essere compresi, di non ricevere risposte adeguate dai professionisti sanitari, peggiora ulteriormente la qualità della vita.

Alcune persone raccontano di aver vissuto per anni con la convinzione di essere semplicemente obese, cercando in tutti i modi di perdere peso senza successo.

Ricevere una diagnosi corretta permette di intraprendere percorsi terapeutici corretti che riportino la qualità della vita a livelli soddisfacenti.

Lipedema e comorbidità

La maggior parte delle pazienti affette da lipedema sono sovrappeso o obese, anche se, come abbiamo già detto, l’obesità non dipende dal lipedema.

L’aumento del peso corporeo è legato allo stile di vita, condizionato dallo stato psico emotivo della paziente.

Per cui insieme all’aumento del peso possono insorgere altre patologie e condizioni che vanno ad aggravare la situazione. Ecco alcuni esempi:

  • Ipotiroidismo
  • Allergie
  • Disturbi del sonno
  • Problematiche intestinali e digestive
  • Diabete
  • Reumatismi
  • Dislipidemia
  • Sindrome dell’ovaio policistico
  • Fibromialgia
  • Depressione

La presenza di una o più delle sopra citate patologie o condizioni provocano il peggioramento della qualità della vita, la riduzione della mobilità, il peggioramento dei sintomi e la riduzione dell’autostima.

L’approccio multidisciplinare è importante proprio perchè non solo agisce sulla riduzione della sintomatologia, ma anche perché tiene presenti aspetti fondamentali come:

  • l’autonomia
  • la percezione del proprio corpo e del proprio stato di salute
  • la vitalità
  • l’impatto sulle relazioni sociali
  • la salute mentale
  • la gestione della quotidianità

Un approccio multidisciplinare permette alla paziente di osservare fin da subito piccoli ma costanti miglioramenti, che fanno da stimolo a proseguire il percorso, non scoraggiarsi e mantenere costanza e forza di volontà per una sempre migliore qualità della vita.

Fonte: “Lipoedema as a Social Problem. A scoping Review” 2021 MDPI