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Perché sento più dolore dopo una seduta fisioterapica? Come mai mi sento peggio dopo la fisioterapia?

Queste rientrano tra le domande più frequenti nel campo della fisioterapia e dovete sapere che spesso molti pazienti, ignari del vero motivo, tendono ad abbandonare il trattamento per l’errata sensazione che gli effetti negativi siano dovuti alla fisioterapia.

Ma non è assolutamente così.

In questo articolo, noi di MH Fisio, proveremo a darvi una spiegazione precisa su questo fenomeno che potrebbe verificarsi nelle prima sedute di un percorso riabilitativo.

Fisioterapia: dolore da infiammazione

Un aumento del dolore dopo una seduta fisioterapica oppure in seguito ad un trattamento osteopatico può essere dovuto a un aumento temporaneo dello stato infiammatorio del tessuto.

L’infiammazione è un meccanismo di difesa che il nostro corpo mette in atto in caso di ferite, presenza di agenti patogeni o traumi. Cosa succede in questi casi?

Quando una struttura è infiammata a livello biochimico vengono rilasciate delle sostanze particolari (mediatori chimici dell’infiammazione, come le prostaglandine) in grado di modificare la permeabilità dei vasi sanguigni e la loro dilatazione oltre ad esercitare un’azione irritante sulle terminazioni nervose della sensibilità scatenando il dolore.

Un meccanismo che non solo serve come campanello d’allarme (ci avvisa che qualcosa non va) ma che predispone il corpo stesso a combattere contro la causa.

Nel momento in cui il fisioterapista imposta un trattamento riabilitativo finalizzato al movimento della regione colpita dal trauma, cosa succede?

Il movimento potrebbe aumentare la circolazione sanguigna incrementando la messa in circolo di queste “sostanze irritanti” e generando così nuovamente il dolore, che ovviamente sarà transitorio e limitato alle prime sedute.

Dolore fisioterapia: le aderenze

Un altro motivo è invece riconducibile alle aderenze.

I traumi spesso costringono il medico o il fisioterapista a consigliarvi riposo assoluto, spesso associato a gesso, fasciatura rigida o tutore: nei periodi di immobilità l’organismo tende a creare delle aderenze.

Le aderenze sono dei collegamenti collaterali non voluti tra diversi strati di tessuto (ad esempio un tendine che crea collegamenti tra sé stesso e la sua guaina, dove normalmente dovrebbe scorrere).

Cosa succede con la fisioterapia?

Il fisioterapista inducendo il paziente al movimento, andrà a rompere tali aderenze cercando di ripristinare il movimento fisiologico: la rottura delle aderenze verrà recepita dal corpo come  un evento“pericoloso” provocando uno stato infiammatorio associato al dolore.

Si tratta ovviamente di un dolore temporaneo che dura massimo 1/2 giorni dopo la seduta fisioterapica.

Dolore dopo fisioterapia: quando preoccuparsi?

Un aumento del dolore dopo una seduta fisioterapica può essere dovuto a un aumento temporaneo dello stato infiammatorio del tessuto oppure alla rottura delle aderenze.

E’ importante che il fisioterapista dia al paziente le indicazioni giuste per gestire la situazione dolorosa: il paziente deve essere consapevole, in modo da non preoccuparsi in caso di piccolo effetto collaterale.

In caso di dolori persistenti e prolungati nel tempo, sia nella zona colpita che in altre parti del corpo, non vanno sottovalutati e, se opportuno, vanno fatti valutare dal fisioterapista o dal medico.

A cura di:

MH Fisio
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