fbpx
Esercizi per la diastasi addominale: il supporto dell'osteopatia
Esercizi per la diastasi addominale: il supporto dell’osteopatia

Sei alla ricerca dei migliori esercizi per la diastasi addominale?

Allora, questo articolo, sarà il tuo punto di riferimento nel caso in cui tu suia affetto da questa patologia.

La diastasi addominale rappresenta una condizione caratterizzata dalla separazione dei muscoli retti addominali.

Tale fenomeno è più evidente quando i muscoli addominali sono contratti, ad esempio durante il sollevamento di oggetti pesanti o addirittura in situazioni di sforzo minore come la risata o la tosse.

Sebbene sia frequentemente associata alle donne in seguito alla gravidanza, è importante sottolineare che la diastasi addominale può interessare chiunque, indipendentemente dal genere, dall’età o dal livello di forma fisica.

La presenza di diastasi addominale può essere identificata attraverso una valutazione clinica e l’ecografia.

Attraverso dei test specifici e la valutazione ecografica della parete addominale, oltre ovviamente alla raccolta dei dati anamnestici del paziente e la sua storia clinica, si inquadra il paziente in modo da strutturare un programma terapeutico adeguato. 

Le implicazioni di questa condizione vanno oltre l’aspetto estetico, influenzando la funzionalità del cuore e potendo portare a complicazioni come mal di schiena, problemi posturali, digestivi e difficoltà nelle attività quotidiane che richiedono stabilità addominale.

Inoltre, una parete addominale indebolita non supporta efficacemente gli organi interni, potendo contribuire a un’aumentata pressione sul pavimento pelvico e, in alcuni casi, a prolasso degli organi pelvici.

La diagnosi precoce e l’adozione di un approccio terapeutico mirato sono di grande importanza per gestire efficacemente la diastasi addominale.

Le opzioni di trattamento variano da esercizi specifici di fisioterapia volti a rafforzare la muscolatura e a promuovere il riavvicinamento dei muscoli retti, a interventi più invasivi come la chirurgia, considerata quando i metodi conservativi non sortiscono l’effetto desiderato.

Il ruolo dell’osteopatia nel trattamento della diastasi

L’osteopatia, riconoscendo l’interconnessione tra diverse parti del corpo, può integrarsi efficacemente con altri approcci terapeutici, come la fisioterapia e l’esercizio terapeutico. Questo approccio multidisciplinare assicura un trattamento olistico e completo, trattando non solo la sintomatologia ma anche le cause sottostanti della diastasi addominale.L’osteopatia mira a ridurre la tensione e migliorare l’equilibrio, favorendo così, nel caso di diastasi, la riduzione dell’allontanamento dei muscoli e il rafforzamento della parete addominale.

Gli osteopati, attraverso una valutazione dettagliata della persona con test specifici, individuano problematiche che spesso non si trovano nella zona dove è concentrato il dolore.

Il trattamento osteopatico ha lo scopo di ripristinare un equilibrio generale della persona, permettendogli di ritrovare benessere. Nel caso in cui sia necessario agire su squilibri posturali è fondamentale integrare il lavoro dell’osteopata con fisioterapia ed esercizio terapeutico.

E’ molto utile fornire ai pazienti un programma personalizzato di esercizi che mira non solo a rafforzare i muscoli dell’area addominale, ma anche ad educare il paziente sull’uso corretto e sull’attivazione di questi muscoli nelle attività quotidiane. Questo approccio preventivo aiuta a evitare movimenti e sforzi che potrebbero peggiorare la condizione.

Esercizi di Base per la Diastasi Addominale

La gestione efficace della diastasi addominale richiede un programma di esercizi mirati che puntano al rafforzamento dei muscoli addominali e al recupero dell’integrità e funzionalità della parete addominale.

Questi esercizi sono fondamentali non solo per ridurre la separazione dei muscoli retti ma anche per prevenire potenziali complicanze associate, come il mal di schiena, i disturbi della digestione e i problemi posturali. La chiave per un risultato positivo risiede nell’esecuzione corretta e nella regolarità degli esercizi, insieme a una progressione graduale della difficoltà per adattarsi al miglioramento della forza e della stabilità dei muscoli addominali.

Alcuni degli esercizi più comuni utilizzati per trattare la diastasi utilizzano tecniche di respirazione che coinvolgono il diaframma, fondamentale per il rafforzamento del core e il supporto della parete addominale.

Questi esercizi  possono essere eseguiti sia con il soggetto sdraiato sulla schiena, con le ginocchia piegate e i piedi piatti sul pavimento (FIG 2), sia in altre posizioni come in piedi o carponi.

FIG 2: soggetto sdraiato sulla schiena, con le ginocchia piegate e i piedi piatti sul pavimento

La respirazione specifica che si usa in questi esercizi  aiuta ad attivare e rafforzare i muscoli addominali profondi, che sono difficili da contrarre, come per esempio il trasverso dell’addome.

Il trasverso dell’addome è un muscolo sottile, con le fibre muscolari disposte orizzontalmente, per cui non viene attivato facendo i classici esercizi per gli addominali che vengono proposti nelle palestre. I tradizionali cruches devono essere evitati nell’immediato post partum e reintrodotti con molta attenzione, sempre con la supervisione di un fisioterapista esperto, per evitare un peggioramento della situazione.

La respirazione che si pratica con la ginnastica addominale ipopressiva permette di attivare il muscolo trasverso dell’addome, grazie all’attivazione del diaframma toracico, dei muscoli del dorso e i muscoli accessori della respirazione. Lo scopo è quello di ridurre la pressione interna dell’addome, in modo da ripristinare una corretta distribuzione delle pressioni interne alla cavità addominale e quindi ridurre:

  • la distanza fra i due muscoli retti dell’addome
  • i sintomi quali gonfiore e pesantezza addominali
  • il mal di schiena

Grazie a questo tipo di respirazione e all’attivazione muscolare della parete addominale, del diaframma e della muscolatura della zona dorsale e lombare si ha anche una azione sul pavimento pelvico.

I muscoli del pavimento pelvico, durante la gravidanza, il parto e dopo il parto, possono andare incontro ad aumento o riduzione del tono muscolare, con conseguenze sulla funzionalità del pavimento pelvico stesso. Le disfunzioni del pavimento pelvico richiedono una valutazione ed un trattamento specifici.

La ginnastica addominale ipopressiva, però, così come agisce sulla diastasi addominale, ha un effetto sulla muscolatura del pavimento pelvico e si utilizza per la rieducazione di alcune disfunzioni.

La rieducazione del pavimento pelvico va impostata in maniera individuale, tenendo presenti tutte le caratteristiche del paziente. Il piano terapeutico può variare da persona a persona ed è importante non improvvisare esercizi visti sui social perché, nel caso del perineo, un esercizio sbagliato può peggiorare la situazione velocemente. 

Considerazioni Importanti

Progressione Graduale: eseguire gli esercizi che sono stati prescritti, seguendo le indicazioni del fisioterapista. Non improvvisare e non cambiare il programma.

Qualità su Quantità: La corretta esecuzione degli esercizi è più importante del numero di ripetizioni. Assicurarsi di mantenere il focus sulla tecnica per ottenere i massimi benefici.

Ascolta il Tuo Corpo: Se un esercizio provoca dolore o disagio, è cruciale interromperlo e consultare un professionista sanitario. La personalizzazione degli esercizi in base alle proprie capacità e al livello di recupero è fondamentale.

L’integrazione di questi esercizi in una routine quotidiana rappresenta un passo proattivo verso il recupero dalla diastasi addominale. Tuttavia, è sempre consigliabile consultare un fisioterapista o un osteopata prima di iniziare qualsiasi nuovo programma di esercizi, soprattutto in presenza di condizioni come la diastasi addominale.

Il ruolo di supporto dell’osteopatia

Il ruolo dell’osteopatia nel supporto agli esercizi per la diastasi addominale è tanto importante quanto specifico, poiché offre un’integrazione diretta e funzionale tra la terapia manuale e l’attivazione muscolare. Questa sinergia aiuta non solo nel processo di guarigione ma anche nel rafforzamento preventivo e nel mantenimento della salute della parete addominale.

Un aspetto fondamentale risiede nella personalizzazione del programma di esercizi. Le condizioni individuali del paziente, la gravità della diastasi, la presenza di eventuali disfunzioni muscolo-scheletriche associate e le capacità fisiche generali sono le prime caratteristiche da tenere presenti prima di intraprendere un percorso terapeutico. Questo consente di creare un regime di esercizi su misura, che non solo agisce sulla diastasi addominale ma si allinea anche alle esigenze e agli obiettivi specifici del paziente.

Un elemento chiave dell’approccio osteopatico è l’ottimizzazione dell’allineamento corporeo. Attraverso tecniche di manipolazione dolce e rilascio miofasciale, si mira a migliorare l’equilibrio e la simmetria del corpo. Questo non solo facilita un ambiente più favorevole per la riduzione della diastasi ma ottimizza anche l’efficacia degli esercizi prescritti, assicurando che i muscoli siano attivati e rafforzati in modo efficiente.

La respirazione diaframmatica gioca un ruolo vitale nel rafforzamento dei muscoli e nel supporto alla guarigione della diastasi addominale. Gli osteopati insegnano ai pazienti come utilizzare le tecniche di respirazione per facilitare l’attivazione corretta dei muscoli , inclusi quelli profondi come il trasverso dell’addome. Questo aspetto della terapia osteopatica non solo aiuta a rafforzare la parete addominale ma migliora anche la coordinazione e l’efficienza del movimento durante l’esecuzione degli esercizi.

L’osteopatia offre un monitoraggio continuo e l’adattamento del programma di esercizi. Gli osteopati valutano regolarmente il progresso del paziente, apportando modifiche al regime di esercizi per riflettere i miglioramenti nella forza, nella flessibilità e nell’allineamento. Questo approccio dinamico assicura che il programma di esercizi rimanga sfidante ma realizzabile, promuovendo il continuo progresso verso il recupero completo.