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Il lipedema è una condizione medica spesso sottovalutata, ma che può avere un impatto significativo sulla qualità della vita delle persone che ne soffrono.

Cos’è il lipedema? Ne abbiamo parlato in altri articoli come qui, qui e qui, e quindi ci limitiamo a un veloce riassunto delle caratteristiche più comuni:

  • aumento simmetrico, ma sproporzionato, del volume degli arti inferiori e/o superiori
  • presenza di dolore e alterazione della sensibilità
  • facilità a sviluppare ecchimosi e lividi
  • cambiamenti della consistenza della pelle (soffice/dura, presenza di noduli, effetto materasso/buccia d’arancia)
  • minima o assente risposta a diete dimagranti e altri metodi per perdere peso

La classificazione del lipedema si fa attraverso la stadiazione (dal primo al quarto stadio, in base a consistenza cutanea, presenza di noduli) e la tipizzazione (in base alle aree corporee con evidente sproporzione volumetrica). A seconda di come si distribuiscono gli accumuli nel corpo si distingue il lipedema lobare (caratterizzato da lobuli ed estroflessioni cutanee) dal lipedema colonnare (l’aumento di volume è distribuito lungo tutto l’arto, che assume l’aspetto di una colonna).

Nel corso di questo articolo esamineremo i benefici delle calze elastiche nella gestione del lipedema, fornendo informazioni dettagliate su come sceglierle, indossarle correttamente e sfruttarle al massimo. Il nostro obiettivo è offrire una guida informativa e accurata per aiutare coloro che vivono con il lipedema a prendere decisioni consapevoli riguardo al loro trattamento. Prima di iniziare qualsiasi percorso terapeutico, è fondamentale consultare un professionista medico per una valutazione approfondita e un piano di trattamento personalizzato.

Indumenti elasto-compressivi: uno strumento efficace

Questi indumenti non sono semplici accessori, ma strumenti progettati per offrire un sostegno mirato alle gambe e alle braccia, consentendo di gestire i sintomi del lipedema in modo più confortevole e efficiente.

Perchè la compressione è importante?

Gli indumenti elastocompressivi sono uno strumento che può aiutare la gestione del dolore e di altri sintomi.

A cosa servono?

  • migliorano il funzionamento del sistema venoso e linfatico, provvedendo a migliorare la contrattilità muscolare e quindi migliorare il ritorno venoso, soprattutto abbinando il movimento
  • migliorano la consistenza dei tessuti, riducono l’infiammazione e garantiscono un mantenimento dei risultati ottenuti con la terapia decongestiva complessa
  • creano un supporto che permette una maggior mobilità e quindi un sostegno per l’attività fisica
  • hanno una funzione rimodellante, che permette alla paziente di sentirsi a proprio agio

Le controindicazioni sono molto poche, ma gli indumenti elastocompressivi non vanno utilizzati un caso di:

  • insufficienza arteriosa
  • ipertensione arteriosa non controllata
  • infezione in corso
  • trombosi venosa profonda (o sospetto)

In rari casi il materiale con cui sono confezionati gli indumenti può provocare reazioni allergiche, quindi i soggetti allergici devono avere una attenzione maggiore. Anche la riduzione o perdita della sensibilità sono sintomi da attenzionare quando si sceglie l’indumento. 

Gli indumenti elasto-compressivi applicano una pressione esterna ad uno o più arti o a un’area del corpo. Sono prodotti che vanno scelti in base alle caratteristiche dell’individuo, lo stesso indumento non va bene per tutti.

La loro funzionalità si esplica al meglio durante il giorno, quando l’individuo si muove, cammina, fa le sue attività quotidiane e pratica esercizio fisico. In questo modo si usufruisce al meglio delle caratteristiche dell’indumento elastico, che invece non va indossato durante il riposo notturno, perché la pressione interstiziale a livello dei capillari linfatici diminuisce e ciò provocherebbe fastidio, formicolii, sensazione di gambe stanche, impedendo un corretto riposo notturno.

E’ importante capire quale sia il prodotto più adatto e qual è il momento giusto per acquistarlo, perchè permetta di gestire e migliorare i sintomi e svolga il suo compito nel modo migliore.

Esistono tanti modelli: gambaletto, collant, leggings, autoreggente, maniche, corpetti e molto altro. In base alla zona da comprimere e ad altre caratteristiche che vedremo più avanti si procederà con la scelta.

Ci sono due tipi di maglia con cui vengono confezionati gli indumenti elastici:

  • maglia circolare o tubolare, proprio perchè non ha cuciture ed è come un tubo. Questo tipo di maglia offre più elasticità e meno rigidità, è più facile da indossare e solitamente ha un costo inferiore rispetto alla maglia piatta.
  • maglia piatta. Si tratta di un tessuto più resistente, meno elastico, che può essere più difficile da indossare, ma che garantisce una contenzione maggiore. E’ sicuramente la soluzione migliore per chi ha il lipedema di tipo lobare, con lobuli o estroflessioni che vengono contenuti meglio nella trama piatta. Spesso l’indumento a maglia piatta si fa su misura e oggi esistono tante varianti di colore e fantasie.

Inoltre gli indumenti variano a seconda della classe di compressione, che va sempre scelta tenendo presenti le caratteristiche di chi dovrà indossare l’indumento e le indicazioni dello specialista di riferimento.

Esistono altri tipi di indumenti elastici o non elastici che possono essere indossati la notte o utilizzati come sottobendaggio.

La scelta dell’indumento va sempre fatta con attenzione, senza fretta, tenendo conto di tanti fattori che influiscono sull’efficacia del prodotto che si decide di acquistare.

Quali sono i fattori da tenere presenti quando si sceglie un indumento elastico?

  • età
  • conformazione fisica
  • stile di vita
  • autonomia nell’indossare le calze
  • tipo di cure e trattamenti conservativi o non conservativi in corso
  • prossimità ad un intervento di chirurgia selettiva per il lipedema
  • percorso nutrizionale in corso che potrebbe determinare variazioni dei volumi

Ma qual è la compressione migliore? Come si fa a scegliere l’indumento giusto?

La scelta dipende da vari aspetti, per esempio:

  • la funzione che deve svolgere
  • la facilità nell’indossare (un indumento difficile da indossare rischia di non essere indossato, con conseguente interruzione dei benefici del percorso terapeutico, nonché inutile dispendio economico)
  • il comfort, la comodità. Il paziente deve sentirsi a suo agio
  • su misura o standard
  • la durata dell’indumento

La scelta dell’indumento elastocompressivo va fatta dal team, che comprende il medico, il fisioterapista ed il paziente. Sia in prima valutazione che durante il percorso terapeutico si istruisce il paziente e lo si informa che alla fine dei trattamenti sarà necessario utilizzare delle calze elastiche per mantenere i risultati ottenuti e continuare a gestire i sintomi. Per questo la scelta va fatta al momento giusto, né troppo presto né troppo tardi. Per esempio: per il paziente che durante il percorso fa bendaggi, si aspetterà che il volume degli arti sia ridotto al suo massimo per acquistare l’indumento della misura giusta.

Un indumento troppo stretto o troppo largo finirà per non essere indossato.

Un indumento acquistato troppo presto, prima che i tessuti abbiamo ricevuto l’adeguato trattamento, potrebbe dare fastidio, creare lacci, provocare dolore e quindi non essere indossato.

Se il paziente sta per intraprendere un percorso di chirurgia per lipedema, è fondamentale organizzarsi per tempo con gli indumenti adatti per prepararsi all’intervento ma soprattutto per gestire il periodo post-operatorio.

Conclusioni

Le calze elastiche rappresentano uno strumento efficace nella gestione del lipedema. In base alle caratteristiche della persona che dovrà indossarlo, la scelta dell’indumento elasto-compressivo è un momento cruciale del percorso terapeutico. Di fondamentale importanza è affidarsi a professionisti qualificati che sappiano accompagnare il paziente nel percorso e aiutarlo a scegliere l’indumento giusto e indossarlo correttamente per ottenere i massimi benefici.